L'Uzbekistan è una delle 5 Repubbliche exsovietiche resesi indipendenti tra il '91 e il '92 dopo più di cent'anni di occupazione russa che insieme allo Xinjiang, regione autonoma cinese, costituiscono il Turkestan o Asia Centrale. E nel Turkestan, grazie anche alla linea di confine arzigogolata, frutto dello smembramento etnico staliniano degli anni '20, l'Uzbekistan sta proprio al centro, facilmente individuabile come l'area tra due fiumi il Syr-Darya e l'Amu-Darya, che abbracciano alle loro foci il fertile ma breve bassopiano del lago d'Aral. |
Al centro non solo geograficamente: l'Uzbekistan infatti sicaratterizza, rispetto alle altre repubbliche, per la stanzialità delle sue popolazioni originarie che ha consentito di creare e lasciare nel tempo le testimonianze delle loro straordinarie storia e civiltà. Oggi qui sono conservate alcune delle città più antiche del mondo cresciute sotto l'impero accamide dell'Iran (VI sec. a. C. ) che furono poi per ben 700 anni le tappe centrali della Via della Seta, la rete carovaniera che, inaugurata nel II sec. a. C. e percorsa anche da Marco Polo, in 200 giorni di intenso commercio lungo le sue rotte portava dall'antica Ch'ang-an (l'odierna Xian) a Costantinopoli quel misterioso tessuto, leggero e forte, chiamato seta. E' la grande storia e il suo fluire la meta del viaggio in Uzbekistan: la riscoperta dell'antica Transoxiana, che ripercorre il passato di una terra che per duemila anni è stata punto d'incontro-scontro tra Oriente e Occidente, tra il mondo nomade delle steppe e le civiltà stanziali e colte dei grandi imperi. Dal macedone Alessandro Magno al mongolo Gengiz-Khan, dalla dinastia araba Samanide che le rese centri mondiali dell'Islam al turco Tamerlano l'Uzbekistan racconta un'evoluzione culturale compiuta grazie all' incontro di due mondi; l'impero guerriero dell'erba, del cavallo e dell'arco, scomparso per sempre alla fine dell''800, in questa terra andava spegnendosi lentamente dentro alla cultura dell'aratro, della scrittura e dell'arte.
Khiva
Interessantissima cittadella fondata all’inizio dell’era cristiana, divenne in seguito, dallafine del XV secolo, capitale dell’omonimo Kanato. Il compatto e affascinante centro storico, il più intatto in assoluto tra i centri della Via della Seta, enumera monumenti del XVII-XIX secolo, fra i quali il complesso di Ichan Kala, la Fortezza Vecchia “ Kunya Ark” con l’harem e le vecchie prigioni; la Scuola Coranica di Amin Khan, la bellissima Moschea di Juma (Moschea del Venerdì).
Bukhara
Città museo miracolosamente conservata nel tempo, "Bukhoro - I - Saharif", "Bukhara la Nobile", fu il centro principale della grande Via della Seta, che compresa nel grande triangolo dell'est, assieme a Samarcanda
e a Khiva ebbe largo contributo nello sviluppo dell'Asia Centrale. Fra i principali monumenti, testimoni della grande ricchezza e tradizione del passato il Mausoleo di Ismail Samani (IX-X sec), Mazar Chashma Ayub (luogo sacro della sorgente curativa) il Poi-Kalyan con il suo bellissimo minareto e il complesso Lyabi-Khauz.
Samarcanda
Fondata alla fine del XIV secolo aC nei pressi di un’oasi, la città divenne ben presto prosperosa per merito dei commerci con le regioni settentrionali e orientali. Distrutta da Gengis Khan e ricostruita successivamente da Tamerlano conserva ancor oggi numerose testimonianze del suo passato fra i quali il Mausoleo di Gur Emir, Piazza Registan (XV - XVII sec.), la Moschea Bibi Khanum, la necropoli di Shaki Zinda, destinata ai nobili e ai reggenti della città e l'osservatorio Ulugbek.
Tashkent
La capitale dell’Uzbekistan il cui nome significa “fortezza di pietra” è una delle più grandi città dell’Asia Centrale di aspetto moderno perché ricostruita dopo il terribile terremoto del 1966. Divenuta città musulmana nel VIII secolo dC fu un importante centro commerciale durante tutto il Medio Evo. Poche le testimonianze del passato rimaste fino ad oggi, fra le quali la Madrassa Kukeldash (XVII ca.), il complesso di Sheikhantaur (XV ca.) e di Khazrati - Imam (XVI ca.).